Incentivi contributivi alle assunzioni tra opportunità e limiti
Sono molti gli incentivi alle assunzioni messi a disposizione dei datori di lavoro dalla legge di Bilancio 2021. Ma se da un lato le imprese plaudono all’interesse del Governo per le misure di sostegno, durante l’epidemia da Covid-19, dall’altro si intravedono alcuni ostacoli che potrebbero limitare la portata dei benefici. In particolare, stiamo parlando del bonus donna, della decontribuzione per il Sud e degli incentivi under 36, la cui operatività in alcuni casi è legata all’emanazione dei decreti attuativi, mentre in altri è strettamente subordinata alla dichiarazione di compatibilità da parte della Commissione UE. Le aziende dovranno anche fare attenzione ad eventuali licenziamenti pregressi.
L’operatività delle nuove agevolazioni alle assunzioni per le donne, per i giovani e in particolare per gli incentivi al Sud sono legate non soltanto all’emanazione dei decreti attuativi ma in alcuni casi strettamente subordinati, come richiamato nella stessa legge di Bilancio 2021 (l. n. 178/2020) “alla dichiarazione di compatibilità da parte della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea”.
Gli sgravi contributivi previsti nella Manovra per il 2021 rischiano di rivelarsi, in considerazione delle “condizionalità” richieste, misure destinate ad una platea piuttosto limitata.